Ormai l'appuntamento con Capraia è un punto fisso dell'estate
L'alzataccia all'alba, il viaggio verso il mare con il sole alle spalle; il timore di non trovare parcheggio (quest'anno, l'ultimo posto ...
) la fila alla biglietteria ....
E ancora prima, " l'accoglienza" delle matte in stazione, la notte passata accampate in casa, fra valigie, cellulari in carica, vestiti "per tutte le stagioni" ...
Il viaggio, sempre più lungo
possibile che Capraia si allontani ogni anno un po' dalla costa toscana ?? Io credo che vogliano essere adottati dai còrsi, alla fine .... due ore e tre quarti su un traghetto ballonzolante sul mare, con la Gorgona che sembra inchiodata lì, un po' più avanti sulla destra, e pare spostarsi con noi .... possibile che non riusciamo a superarla ???
E Capraia che ti accoglie sempre la stessa e sempre sorprendente ... il porto tranquillo fino all'arrivo della nave, poi fitto di gente, di confusione, di macchine (ma perchè portano le macchine in Capraia ??
mistero )
La passeggiata fino all'albergo è anch'essa un appuntamento fisso ... soprattutto per riprendere il controllo delle stomaco in subbuglio, per respirare il profumo dell'isola, per vedere le differenze e le cose uguali ... un marciapiede rifatto, un negozio rinnovato , la stessa gente a sedere sulle sedie dell'agenzia ... la sorpresa del palco in un punto diverso del porto, più riparato, più al centro del paese e del passeggio serale.
E' l'arrivo, la cosa che più mi ha colpito quest'anno ... il resto si è dipanato con sorprendente naturalezza e quotidianità ... un lento "rito" di preparazione per l'appuntamento atteso della sera, il piacere forte di un nuovo concerto di Matteo, della musica che ancora una volta ti riempie e ti "sazia", e, il giorno dopo, un distaccarsi piano piano , una preparazione alla partenza ...
La serata : Matteo è ogni volta nuovo ... forse soprattutto a seconda della tensione con cui affronta il concerto. A Capraia ha "la situazione sotto controllo" ... questo gli permette di essere più tranquillo, spontaneo, rilassato. E avere intorno dei musicisti che, oltre al piacere di suonare, vogliono godersi due giorni di mare e di vacanza, secondo me aiuta il clima di allegria e serenità (oltre che alla presenza della famiglia, ovviamente
) Ne è venuto fuori un concerto forse meno carico di pathos di quello di Fiorano, o dell'Orange, ma senz'altro più "suonato" , più partecipato da parte dei musicisti, che hanno potuto suonare più liberamente, rendendo le canzoni un po' più leggere, più adatte a una serata estiva. Creando arrangiamenti più liberi, ma comunque coinvolgenti.
Scaletta :
Sei Unica, La Notte, Seven Days, Un posto per te , What's going on, Fare a meno di te, Cioccolato Amaro e Caffè, Un'altra ipotesi di felicità , Figlia del vento , Please don't stop the music , Ti regalerò , Quando un amore va , Era di Maggio , L'assenza, La cucina giapponese, Kiss,
Vedere Matteo che balla, che rincorre gli attacchi delle canzoni, che coinvolge il pubblico nel brindisi, nei saluti e nel ballare, non è cosa da tutti i giorni, ma fa un gran piacere
e alla fine, tutti ci siamo messi a ballare sulle note di Kiss.
Matteo riesce sempre a stupirmi, e nello stesso tempo, a non crearmi più aspettative .. so che ogni volta il viaggio varrà la pena, che la musica non sarà mai la stessa, nonostante la stessa scaletta, che le note mi riempiranno, che la sua voce mi arriverà in pancia e nel cuore, e mi lascerà con l'aspettativa del prossimo concerto, del prossimo incontro di matte.